Carlo Pellacani ci segnala la recensione del libro di Corrado Corghi,
Guardare alto e lontano: la mia Democrazia Cristiana, apparsa sulla "Gazzetta di Reggio”, alla quale risponde con interessanti e documentate precisazioni.
Che trovi nel seguito.
Altre recensioni dovrebbero apparire nelle prossime settimane, in attesa di una presentazione pubblica (prevista per settembre a "Festa Reggio" e in ottobre/novembre al Centro Don Sturzo di Roma).
Intanto circola il saggio "Cattolici e violenza politica" di Guido Panvini (Marsilio Editore) che dedica molte pagine (nell'introduzione e da pag. 274 in poi) ad una ricostruzione inverosimile dei rapporti tra Corghi e le Brigate Rosse. Per quanto mi riguarda posso testimoniare che non è vero che il Gruppo dell'Appartamento (prodromo della nascita delle Brigate Rosse) sia nato dai giovani cattolici della rivista "Alternative", di cui ero direttore. Franceschini appare tra i membri della redazione, come alcuni altri giovani della FGCI, ma aveva funzioni solo di correttore delle bozze; incontrerà Corghi (che con "Alternative" non aveva nessun rapporto diretto) unicamente su sollecitazione di Marisa Bonazzi, che lo accompagnò a casa di Corghi assieme ad alcuni giovani della FGCI. 
Lo stesso Corghi, che ho incontrato ieri durante l'intervista del giornalista della "Gazzetta di Reggio", ha smentito tale ricostruzione, limitando il suo rapporto con Franceschini all'estremo tentativo (fallito) di creare un contatto per la salvezza di Moro.
Su questa ricostruzione storico-fantastica occorrerebbe effettuare un intervento puntuale, avvalendosi anche dell'apporto del diretto interessato, fintantoché disponibile.
(C.P.)